Questo piatto lo dedico alle mie colleghe, che sono state per giorni a parlare dei piatti anni ’80 e di quanto fosse buona la definizione del piatto “mari e monti”. C’hanno riso anche per giorni. Quindi…riso+mari e monti, beh il piatto è fatto!
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Questo piatto lo dedico alle mie colleghe, che sono state per giorni a parlare dei piatti anni ’80 e di quanto fosse buona la definizione del piatto “mari e monti”. C’hanno riso anche per giorni. Quindi…riso+mari e monti, beh il piatto è fatto!
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Coincidenza vuole, che la mia rubrica oggi caschi proprio nel giorno della Festa delle Donne. Una cosa fortuita, ma che mi fa capire che sono stata brava (eh dai, diamocela un po’ di autostima!) e che la mia scelta di intervistare solo le donne, non è certo un affare di femminismo. Ma le donne devono lottare sempre doppio per far arrivare la propria voce. Quindi, oggi ancor di più, ancora più di ogni lunedì dell’#intervistaricette, Buona Festa delle Donne!
Se c’è una cosa che Chiara sa far bene, otre che a cucinare bene e donarci tante ricette supermegagalattiche è trasmetterci delle pillole divertenti di buon umore. Tra due ricette, ecco un’aforisma, che ridere o non, ha sempre un filo di verità! Se fate un salto sulla sua pagina @kucinadikiara , ne leggerete delle belle!
A me piace molto la sua pagina! Foto pulite, ben riuscite, con i colori giusti e le descrizioni #chevelodicoafare sono impeccabili! E poi, leggendo l’intervista scopro che le è venuta voglia di aprire il blog leggendo anni fa una delle prime foodblogger del tempo, Paoletta di Anice e Cannella @paoletta_sersante , che senza saperlo è stata fonte di ispirazione anche mia!!! Le coincidenze della vita!!
Ci sono rapporti che nascono subito, a pelle. Senza giri di parole, ma con un sorriso, un saluto, una stretta di mano. E spesso, le belle amicizie nascono proprio sul posto di lavoro. Io lavoro da 8 anni in un Centro Medico Multidisciplinare (a questo punto, voglio fare un po’ di pubblicità, magari può essere utile a qualcuno, potete consultare anche il profilo Istagram @studimediciamc) e proprio lì ho conosciuto Irene, un medico specializzato in reumatologia ed è nata una bella amicizia. Una persona davvero speciale, con un sorriso sempre stampato (sotto la mascherina oramai) sulla faccia e una dottoressa davvero professionale. Le nostre passioni si avvicinano: cani (lei ha due barboncine davvero bellissime ed io un cavalier king), il nostro figlio maschio porta lo stesso nome (Edoardo) e la cucina (le ricette non ci mancano, tra quelle mediche e quelle culinarie!!).
Questa è la sua intervista. E tra l’altro volevo ringraziarla pubblicamente per aver trovato tempo, per la mia rubrica. Mi sento davvero onorata. Se volete fare visita alla sua pagina, potete trovarla su Ig @mercoledi76.
E’ lunedì, e cosa esce il lunedì?! L’Intervistaricette, solo per iniziare la settimana col piede giusto!
Oggi voglio presentarvi Tery di @tery_pep ovvero, Teresa di Peperoni e Patate. Io la conosco virtualmente da ben 10 anni, da quando iniziai col mio primo foodblog. Lei poi ha continuato, credendoci e lavorandoci a pieno e dai oggi, dai domani, è diventato il suo lavoro insieme a moltro altro sempre in ambito food. Vi consiglio di fare un salto sulla sua pagina: troverete foto davvero bellissime e ben fatte, piatti supertop e lei sempre carina alle prese con la sue storie quotidiane in cui spesso c’è lui, Jab, un border collie che parla la nostra lingua, almeno, con lo sguardo pare proprio di sì!
I giorni della Merla iniziano con un tempo da lupi ed un freddo cane. O almeno sembrerebbe, io sono qua, in casa, al calduccio che se non uscissi nel terrazzo per fare una lavatrice nemmeno me ne renderei conto. Ma come dice la leggenda? Se sono freddi la Primavera sarà bella, se sono caldi la Primavera arriverà tardi. Quindi tutto ciò, è un buon segno, dai!
E col freddo, non può di certo mancare LUI, l’immancabile Cavolo nero! Oltre che ad essere un pesto davvero meraviglioso, è un piatto anche vegetariano (vegano anche, se togliete il parmigiano!). Ve lo dico, se lo provate, diventerà la vostra prossima ossessione!
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Niente mi appassiona di più che scrivere, raccontare, intervistare…oltre che a cucinare, ovviamente! Mi avete chiesto come faccio, come trovo il tempo per stare dietro a questo progetto nonostante i lavoro, i figli, il marito, la casa, un cane e il blog. Beh sicuramente influisce tanto anche il tempo che adesso ho a disposizione che prima non avevo, c’erano anche gli sport nel mezzo! Poi la passione spinge il mondo. Se vuoi fare una cosa, il tempo lo trovi. E non è vero chi vi dice: ma io non ho tempo. Se sei determinata e una cosa vuoi farla, volere è potere! Indi ragion per cui…. avanti tutta ed ecco a voi, la terza intervista!
Oggi ho il piacere di ospitare Paola, una biologa nutrizionista con la passione per la cucina. Perchè parlare di cibo, di diete salutari, di diete nel piatto, del piatto perfetto, insomma…tutti ne parlano o cercano di parlarne, ma pochi hanno davvero la passione che passa dalla carta al fornello. E in lei (chi mi conosce sa quanto la nomini!!) che già conoscevo da tempo con amicizie in comune, poi approfondito il tutto anche grazie ad Istagram, questo amore viene fuori. Passate a trovarla, anche se non siete a dieta, perchè i piatti salutari con lei sono alla portata di tutti e vi farà innamorare del piatto salutare, che non è affatto triste! Il suo profilo? Eccolo @paolaprosperi.nutrizionista
Giallo. Mamma mia che voglia di giallo. Non so voi, ma è un colore che proprio mi manca. Giallo come il sole, come una risata, come i pistilli dei fiori a primavera, come il colore che vorrei avesse la mia Toscana. Sono mesi che non usciamo, che barcolliamo tra il rosso e l’arancione, che siamo rinchiusi nelle 4 mura domestiche. Questo è giusto e doveroso, ma ammetto che ho proprio voglia di una bella girata, una delle nostre “domeniche da turisti” che ci piacciono tanto fare. Scoprire le bellezze che ci circondano senza pensare a comuni, provincie e regole da infrangere. Cosa che non è proprio da me. Ho voglia di andare a pranzo fuori, ordinare qualsiasi cosa che la casa propone, un dolce a fine pasto e poi vedere gli occhi illuminati dei miei bambini alla vista di un paesaggio, un quadro, un castello…quello che è!
Intanto di giallo prendiamoci il colore di questo risotto, con l’aggiunta di un bel tocco di zafferano, che è la spezia del buonumore. E ne abbiamo un gran bisogno!
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Quanto adoro mangiare i legumi così, fatti a zuppa! E’ uno dei comfortfood preferiti, insieme ai risotti, come ben sapete!
Spesso compro i legumi secchi, messi a mollo e cucinati, è veramente un’altra cosa da comprarli in scatola con tutta quell’acquerugiola. Li tengo di scorta, non li disprezzo in totum, ma davvero non sembra nemmeno di mangiare la solita roba! E capita anche di comprare le zuppe secche pronte, ovvero dei sacchettini con i legumi secchi ed insieme il farro o l’orzo, o tutti e due. Adoro, e adorano anche i bimbi!
Questa è senza dubbio, una delle nostre preferite!
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Ultimamente sto pubblicando ricette di pietanze arancioni, nonostante siamo diventati zona rossa. Alla fine a noi, l’arancione ci donava, ci stava anche bene. Il rosso lo amo solo nel pantone di un lipstick o di una vernice per unghie. Ma prendiamolo bene questo lockdown, riteniamo i figlioli nelle quattro mura di casa o al massimo, se vogliamo darci uno sprint o una ventata di allegria, facciamoci due passi per i campi.
Il mio mood è sottotono, forse si nota? Siamo tutti stanchi di questa situazione. Finirà prima o poi.
Comunque, cucinare mi fa bene all’anima. Quindi… non il solito risotto di zucca. Quello classico lo trovate qui mentre questo è quello bello cremoso, avvolgente, coccoloso. Rallegra il palato, oltre che gli occhi. Non vi pare?
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Ultime zucchine buone, ultimi ciuffi di basilico e menta nel mio vaso in terrazzo. Praticamente l’ultimo tocco di sole nel piatto. Anche se da quando sono mamma (tra qualche giorno…ben 8 anni fa) ho riscoperto la bellezza del freddo, di una coperta calda addosso, le cosce intrecciate dei miei bambini alle mie, una tazza calda di tisana fumante e un film, ops, un cartone guardato con lo scaldasonno acceso… le giornate sono davvero corte e se normalmente mi ci vorrebbero 48 ore al dì per fare tutto, di fatto durante questo periodo me ne servirebbero 72!
E voi, di che stagione siete?
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