Qui si parla di una storia antica. Una bambina innamorata degli impasti ed una biszia che sfornava dolci. Antica, vabbè dai, si fa per dire, non così antica se si parla di 35 anni fa, giusto? Il pan coll’uva della zia Mary era una tradizione nel periodo autunnale. Semplice, veloce e veramente genuino, altro che merende confezionate! Con quelle sue mani gracili e delicate non si dimenticava mai di me, che mi chiamava dal terrazzo per farmi sapere che i filoncini di pan coll’uva erano pronti, ma io lo sapevo già, perchè avevo sentito il profumo di buono nell’atrio dalle scale. E così mi faceva un fagottino ed io, mi mangiavo mollichina dopo mollichina ed ero serena.
Se volete altre ricette della mia zia Mary, ne trovate diverse sul blog, sempre antiche, ma mai scontate. Sanno solo di cose buone.
- uova, due
- margarina, 50 grammi
- uvetta, 80 grammi
- semi di anice, un cucchiaio pieno
- farina, mezzo chilo
- lievito di birra secco, mezza bustina
- sale, un pizzico
- zucchero, 150 grammi
- acqua tiepida, q.b.
- latte, q.b.
- Metti la farina a fontana e aggiungici le uova, la margarina ammorbidita, lo zucchero e il lievito. Inizia ad impastare e versa via via l'acqua tiepida. Metti anche il pizzico di sale e a fine impasto l'uvetta e gli anicini.
- Fai lievitare 5 ore circa e poi fai un bel filone. Fai rilievitare una mezz'ora e spennellalo col latte.
- Inforna a 220° per 20 minuti, poi abbassa la temperatura a 180° e continua la cottura per altri 20 minuti.
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