19 Dicembre – MARCHE @perleeciambelle – RAGU’ MARCHIGIANO
Corriamo ad aprire il #calendariodellavventour che oggi filiamo dritti dritti nelle Marche da Tamara! Meta delle nostre vacanze di un paio di anni fa, era la prima volta che visitavamo questa regione, ne siamo rimasti veramente piacevolmente colpiti! Quanta bellezza in quei borghi incantati! Quindi ringrazio di cuore Tamara che ha partecipato nonostante i suoi incastri e mille impegni!
Foodblogger, e questo lo sappiamo, oltre a questo chi è Tamara?
Sono una moglie e mamma di due splendidi bambini, lavoratrice part-time dopo la loro nascita. Classe ’79, un passato da ragioniera e la voglia di fare sempre a 1000! Non riesco a stare ferma, lo ammetto, e una giornata di 24 ore mi calza decisamente strettina! Amo leggere, ascoltare musica , fare lunghe passeggiate in montagna e all’aria aperta e soprattutto passare le serate in compagnia di un buon calice di vino, rigorosamente rosso, cucinando per gli amici di sempre.
Com’è nata l’idea di diventare foodblogger e quali cono i progetti che porti avanti attraverso esso?
Il Blog nasce dall’amore per la cucina, dalla voglia di sperimentare nuovi sapori, ma soprattutto dal voler condividere quella che è per me una grande passione ! Foodblogger, foodwriter, Content editor e foodphotographer dal 2013, Il nome “Perle e Ciambelle” nasce dall’unione del mio passato da creatrice di bigiotteria artigianale e la passione per la cucina .
Ragù, una parola a 4 lettere, ma che nasconde un Mondo dietro, quale?
Di ritorno dal raduno AIFB di qualche tempo fa, dove si è tanto parlato dell’importanza e della rivalutazione del nostro territorio, immediatamente ho pensato alle innumerevoli ricette di pasta ripiena della mia zona, così ho ripreso in mano il mio libro di ricette tipiche delle Marche e ho cominciato a studiare un pochino. Ho deciso per questa ricetta semplice negli ingredienti e nella preparazione e ci tenevo a mantenerla così com’è originariamente, senza stravolgerla nemmeno un pochino. Ho mantenuto la ricetta tradizionale per riproporre un piatto antico che veniva preparato nei giorni di festa e che rischia di scomparire dalle nostre tavole perché sono ormai pochissimi coloro che ancora fanno la pasta a casa, molto più comodo acquistarla già pronta! Ma di certo, un piatto come questo, preparato con amore e pazienza vi renderà fieri e orgogliosi e vi gratificherà come non mai!
A quale piatto che hai cucinato sei particolarmente legata?
Non so se avete presente , sarebbe quel tipo di pasta che somiglia tanto alla “casetta” che la lumaca si porta a zonzo! Ricordo che tornavo da scuola, rigorosamente a piedi, e che l’ultimo tratto di strada era il più terribile : una salita che avrebbe messo a dura prova chiunque, ed io, me la dovevo fare con lo zaino carico di libri! Il profumo del sugo ai piselli lo riconoscevo già in fondo alla strada, diciamo che era la “forza motrice” che mi permetteva di affrontare quella salita con la consapevolezza che un bel piatto di PASTA AI PISELLI E SALSICCIA mi stava aspettando… Ed oggi, io la preparo ai miei hobbit di casa così come la preparava mia nonna per me : tanti piccoli e teneri piselli, passata di pomodoro e salsiccia fresca. All’epoca erano tutti ingredienti che producevamo direttamente noi : i miei nonni, contadini da sempre, avevano il loro orto carico di ogni legume e verdura e ai primi di dicembre era normale fare ” le mmasciate del maiale”, ossia uccidere i maiali allevati durante l’anno e ricavarne salumi e carne che andavano a fare da scorta per tutto l’inverno. Oggi purtroppo non più così, a casa abbiamo un piccolo orto che per fortuna mi permette ancora di avere tutta la verdura di cui abbiamo bisogno, ma per il resto nulla è come prima, e conservo i ricordi con tanta tanta nostalgia…
Quali sono i tuoi tre piatti preferiti della tua regione?
Sarò breve: Chitarra della nonna con carne in umido, Brodetto di pesce alla Sambenedettese e come torta Lu Frusting… trovate tutte le ricette di questi piatti nel mio blog e tanti altri ancora!
Con quale formato di pasta abbineresti il tuo ragù?
Sicuramente i Ravioli di San Leo e lascio qui la sua ricetta:
400 g di semola di grano duro ” Senatore Cappelli”, io ho usato la semola macinata a pietra dell’ Antico Molino Santa Chiara.
200 g di bietole,
100 g di erbe miste di campagna,
4 foglie di borragine,
150 g di ricotta,
un pizzico di cannella,
150 g di parmigiano,
3 uova,
200 g di spinaci,
qualche fogliolina di maggiorana,
30 g di burro,
un limone non trattato,
noce moscata,
olio extravergine di oliva,
sale.
Disponete la farina a fontana sulla spianatoia , aggiungete le uova al centro, un pizzo di sale e 100 ml di acqua tiepida. Lavorate gli ingredienti fino ad ottenere un impasto sodo e omogeneo, copritelo poi con un canovaccio umido e lasciatelo riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo dedicatevi a preparare il ripieno. Lavate tutte le verdure e le erbe, lessatele, scolatele e strizzatele molto bene per far uscire tutta l’acqua di cottura e infine tritate il tutto. In una casseruola fate rosolare le verdure tritate con appena un filo d’olio extravergine di oliva e il burro, aggiungete le foglie di borragine e la maggiorana spezzettata. Spegnete il fuoco e raccogliete tutto in una terrina, unite il parmigiano reggiano grattugiato, la ricotta, la scorza di limone grattugiata, un pizzico di cannella e un pò di noce moscata, amalgamate bene tutti gli ingredienti, se necessario aggiustate di sale. Ora cominciate a fare i ravioli. Prendete un pò di pasta alla volta e con il tirapasta formate delle lunghe e sottili sfoglie, io ho lasciato la pasta non troppo sottile, per evitare che si rompessero in cottura. Naturalmente, mentre tirate la sfoglia, ricordatevi sempre di infarinarla altrimenti si attaccherà alla macchina rovinando il tutto. Per ogni sfoglia che avrete formato ritagliate tanti cerchi con l’aiuto di un coppapasta, ponete al centro una pallina di ripieno alla ricotta e ripiegate il cerchio su se stesso formando una mezzaluna, avendo sempre molta cura di pressare con le dita il bordo del raviolo formato. Passate poi con i rebbi di una forchetta sul bordo per renderli ancora più belli esteticamente e per fissare ulteriormente i bordi. Proseguite fino al termine degli ingredienti. Scaldate l’acqua e lessate i ravioli un pò per volta, scolateli e condite con il ragù preparato….e Buon appetito a tutti!
Itinerario di viaggio: le mete meno conosciute ma imperdibili della tua regione.
Sono sincera quando vi dico che amo profondamente la mia terra, e invito caldamente a visitarlo chiunque non lo conoscesse ancora, fissatelo come prossima metà per una mini vacanza o un lungo soggiorno, oltre a dei paesaggi incantevoli abbiamo la fortuna di avere dal pesce dell’Adriatico ai migliori prodotti dei monti Sibillini , non ci facciamo mancare nulla!
Il cavallo di battaglia di famiglia?
I Ravioli di gallina, detti anche “RAVIOLI INCACIATI”.
Torta preferita?
Torta al cioccolato
Abbinaci un brano musicale e qualcosa da bere, ovviamente della tua Regione.
Da bere un bel rosso Dorico Conero D.o.c.g e musica, qualsiasi tipo di musica ci si sposa bene!