Qui a Prato si dice: “San Giuseppe non si fa, senza frittelle!”. Un detto popolare che rende bene l’idea di quanto siano importanti per noi queste tradizioni popolari culinarie. In realtà si iniziano a trovare anche prima del 19 marzo, si parte da Carnevale e ce le portiamo fino a Primavera.
E questa è la ricetta cintura nera, di quelle che ti ciucci anche le dita! Intima e personale, questa ricetta è nella nostra famiglia da generazioni in generazioni. Tramandata di madre in figlia, perchè come dico sempre, la cucina dei ricordi è sempre quella più buona.
Frittelle di riso
Cosa occorre
- latte, un litro
- riso, 200 grammi
- zucchero, 200 grammi
- arancia, una grande
- uova, cinque
- lievito vanigliato, una bustina
- Vin Santo o altro liquore, un bicchierino
- farina, 220 grammi circa
- olio per friggere, q.b.
- zucchero semolato, q.b.
Come si prepara
- Porta a ebollizione il latte, aggiungi il riso e fai cuocere al dente. Il latte verrà assorbito quasi tutto dal riso. Lascia raffreddare e aggiungi la scorza e il succo dell'arancia e tutti gli altri gli ingredienti, compresa la farina. Mescola bene, poi regolati con la farina, se ne manca un pochino, aggiungila (per capire devi fare la prova frittura!) .Friggi a cucchiaiate non troppo grandi in abbondante olio caldo. Appena sono dorate, scolale con l'aiuto di una ramina e falle scolare su una capiente teglia coperta di carta gialla. Subito dopo, passale in una teglia coperta di zucchero semolato.
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