La cosa che adoro di questi panini, è che mi riportano al mio passato. Non si va tanto in là, ma si sta parlando del 3 Aprile 2010, quando ho aperto il mio il mio primo blog, chiamato “Pan di Ramerino” (che esiste ancora in rete: se cercate pan di ramerino blogspot, vi porta dritti dritti a quella che era il mio piccolo spazio culinario) e che ho inaugurato proprio con la ricetta del pan di ramerino (che poi quella originale, l’ho anche modificata nel tempo!). Come mai ho cambiato? Perché dopo che è nata Virginia nel 2016, la mia secondogenita, ho avuto molto da fare! Edoardo era piccolo e se con un bimbo riesci a fare tutto o quasi, col secondo, i primi anni è un destreggiarsi di qua e di la, specialmente se ci corre poco tempo, nel mio caso 3 anni e poco più.
Quando poi, nel 2018 ho voluto ricominciare a scrivere, avevo voglia di aprire proprio un sito, con un nome mio e solo mio e… il mio nome, Pan di Ramerino, aveva un dominio già esistente! In quei pochi anni di stallo, avevo perso la mia identità! Quindi il salto e il cambiamento… ma questa è storia moderna!
Vi riporto la descrizione che facevo il 3 Aprile 2010: Questi panetti venivano fatti dalle mie parti in occasione della Pasqua, per poi essere benedetti. Io non ho un particolare ricordo di questo dolce come tradizione Pasquale, perché nei forni in zona lo fanno praticamente tutto l’anno. Ha un sapore che mi riporta bambina, alle cose semplici, ai profumi di casa.
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