16 Dicembre – CAMPANIA @lapiccolaquaglia – RAGU’ BENEVENTANO
Ecco cosa vi aspetta per questo #calendariodellavventour : siamo arrivati in Campania a casa di Ilaria! La regione col sole nel cuore e come si capisce anche da questa intervista e da questo ragù (ed io che mi aspettavo la genovese, mi sono stupita di questo spettacolare ragù beneventano!). Grazie mille Ilaria di averci trasportato con così tanto calore, ti leggeremo con grande enfasi!
Foodblogger, e questo lo sappiamo, oltre a questo chi è Ilaria?
Come ho scritto sul mio blog, non sono bravissima a fare la presentazione di me stessa. Sono Ilaria, alias La piccola quaglia e gestisco l’omonimo blog. Vivo tra la provincia di Benevento e Napoli, dove lavoro. Grazie al mio blog ho deciso che la mia carriera universitaria (lingue orientali) non era quello che faceva per me e ora lavoro come content creator. Sono appassionata di cultura asiatica, film, libri e fotografia e cerco di unire tutto questo all’interno del mio blog. Un bel casino, sicuramente!
Com’è nata l’idea di diventare foodblogger e quali cono i progetti che porti avanti attraverso esso?
L’idea di aprire un blog nasce con le mie coinquiline in un giorno senza internet. Decidemmo di aprire un primo blog insieme ma, dopo un po’ di tempo, iniziai a gestirlo da sola, quindi si decise che avrei cambiato nome e sarebbe diventato solo mio: ecco qua, facile e veloce! Non seguo un vero e proprio piano o dei progetti, anche perché prima studiando e ora lavorando, non è facilissimo gestirlo, ma ho una rubrica di cucina Geek e di cucina a base di tè che cerco di far diventare un unicum del sito.
Ragù, una parola a 4 lettere, ma che nasconde un Mondo dietro, quale?
Questo è il ragù che mia nonna preparava ogni domenica. Da piccola lo odiavo, mangiavo solo i pezzi di carne perché “nonna il tuo sugo ha un odore strano”. Mi ricorda i soldi per il gelato (tutte le nonne lo fanno), il caminetto acceso, mio fratello che si sveglia tardi e viene sgridato da tutti, mia sorella che non mangia i cannelloni perché “le rovinano la linea”. Ma soprattutto mi ricordano Sarabanda con la mia bisnonna e le storie di mio nonno. Chissà se sopportazione sentirsi chiedere ogni domenica una storia diversa! Non sappiamo con certezza se questa sia una ricetta tradizionale di Benevento, ogni famiglia ha una sua tradizione, questa è la ricetta che ha inventato mia nonna, unendo quello che avevano in casa nei tempi successivi alla guerra: un po’ di carne macinata, un pezzetto di carne (possibilmente senza grasso) a testa e un cotechino fatto in casa da dividere rigorosamente con parsimonia.
Ricetta di famiglia o imparata “strada facendo”?
Purtroppo non ho più nessuna nonna a cui chiedere, ma sono sicura che anche questa, come la ricetta dei suoi cannelloni, mia nonna se la sia inventata strada facendo, facendola così diventare una ricetta esclusiva della nostra famiglia.
A quale piatto che hai cucinato sei particolarmente legata?
In generale difficilmente mi lego a un piatto, non mi piace molto ripetere. Lo ripeto fino allo sfinimento per farlo uscire perfetto, ma poi smetto per sempre di prepararlo. Una cosa da pazzi, ma mi piace provare sempre cose nuove. Un piatto a cui sono particolarmente legata è sono i ravioli cinesi, mi ricordano un bellissimo periodo e soprattutto sono uno dei motivi per cui ho deciso di studiare lingue.
Quali sono i tuoi tre piatti preferiti della tua regione?
Essendo campana sarebbe divertentissimo poter rispondere la pizza. Ma non sarà così: il mio piatto preferito in assoluto è la tiana, o chiamata anche padellaccia sannita. È un piatto poverissimo che si prepara solo una volta l’anno e ogni famiglia ha la sua storia dietro. Nella mia c’è la tradizione di friggere le patatine, così è ancora più buona!
Un secondo piatto che adoro, sempre sconosciuto, è il cardone beneventano. Specifico la sua nazionalità perché esistono anche una versione abruzzese e una salernitana! Anche questo si prepara solo una volta l’anno, il giorno di Natale. A casa mia lo mangiamo per Santo Stefano, perché a Natale ci sono i cannelloni!
La terza sospetto che sia la genovese, perché a casa mia non si prepara e, da quando l’ho mangiata la prima volta, me ne sono innamorata!
Con quale formato di pasta abbineresti il tuo ragù?
Su consiglio di mia madre, ho deciso di preparare una pasta fresca. Il formato adatto a questo ragù, secondo me (anzi noi), sono i cecatielli (in italiano sono i cavatelli).
Quanto sono importanti per te i testi che accompagnano le foto?
Se si tratta di social, mi piace molto leggere ciò che si trova di contorno a una fotografia, mentre su un blog, per la maggiore, cerco direttamente la ricetta!
Itinerario di viaggio: le mete meno conosciute ma imperdibili della tua regione.
Sicuramente tutti conoscono la Campania per Napoli, Sorrento e la Costiera Amalfitana. Ma ci sono dei paesini che sono un vero gioiello! Monteverde, in provincia di Avellino e sul confine con la Puglia, ogni anno organizzano un festival meraviglioso sulla diga. Sant’Agata de’ Goti, in provincia di Benevento, è un meraviglioso paesino diviso in “parte vecchia” e “parte nuova”. È assolutamente da visitare. In provincia di Benevento ci sono anche Cerreto Sannita e Cusano Mutri, il primo famosissimo per le ceramiche e il secondo per i funghi, ma sono entrambi dei luoghi meravigliosi. Infine, un altro paesino che mi viene in mente è Summonte, in provincia di Avellino, che è stato anche eletto tra i borghi più belli d’Italia.
Il cavallo di battaglia di famiglia?
Ho chiesto a mia sorella perché io sono indecisa e lei ha votato per: fusilli al tegamino, tagliolini e ceci, cannelloni di mia nonna (ricetta super segreta).
Torta preferita?
Semplicissima, panna e fragole.
Abbinaci un brano musicale e qualcosa da bere, ovviamente della tua Regione.
In questo periodo in realtà ascolto moltissimi podcast mentre cucino o audiolibri, quindi non ho proprio un brano musicale da consigliare: posso consigliarvi il podcast di Cashmere che ogni volta mi fa morire dal ridere!
Un vino che vi consiglio è ovviamente un Aglianico!
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