Day 4 – “Calendario dell’Avventour” – Asia, Russia.
Questa volta nessuna e dico nessuna spezia. La foto parla da sola, una morbidezza straordinaria, un pan brioche profumatissimo che vi coccolerà l’anima ad ogni vostra colazione. E non è un pan brioche qualsiasi, questa è la Treccia Russa. La possiamo trovare in mille varianti: col il cacao, variegata, con l’uvetta e altri ben di dio, ma questa così semplice è la rivelazione del secolo.
La leggenda narra che questo dolce nasce da una storia d’amore, avvenuta chissà quanti secoli fa, in quella che oggi chiamiamo Russia. Vasilja era una ragazza innamorata perdutamente del giovane Dimitrji. Un giorno, presa dalla disperazione si recò da una maga che le diede un amuleto in cambio della sua bellissima treccia bionda. Mentre aspettava chissà quale magia, continuò a lavorare nel forno del paese e un giorno entrò il bell’amato attirato da inebrianti profumi. Quando la vide, Dimitrji arrossì. Ma quando Vasilja si tolse la pezzola dal capo, il ragazzo inorridì vedendola coi capelli corti. Arrabbiata e delusa si arrabbiò con la maga scagliando via l’amuleto e prese ad impastare ed ad impastare… l’anziano proprietario del forno le chiese cosa stesse facendo e lei tra le lacrime disse che l’avrebbe saputo il giorno dopo. L’indomani mattina nel paese si sparse un profumo inebriante e tutta la gente e gli altri fornai, attratti dalla curiosità, si recarono nel forno, così la ragazza uscì dal retro con la treccia russa calda e fumante. Un giovane fornaio di nome Aleskej rimase colpito dalla bellezza e bravura di Vasilija, lei tolse il fazzoletto dalla testa con tanta paura che Aleskej scappasse, lui invece la chiese in sposa.
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