Qui si parla di una storia antica. Una bambina innamorata degli impasti ed una biszia che sfornava dolci. Antica, vabbè dai, si fa per dire, non così antica se si parla di 35 anni fa, giusto? Il pan coll’uva della zia Mary era una tradizione nel periodo autunnale. Semplice, veloce e veramente genuino, altro che merende confezionate! Con quelle sue mani gracili e delicate non si dimenticava mai di me, che mi chiamava dal terrazzo per farmi sapere che i filoncini di pan coll’uva erano pronti, ma io lo sapevo già, perchè avevo sentito il profumo di buono nell’atrio dalle scale. E così mi faceva un fagottino ed io, mi mangiavo mollichina dopo mollichina ed ero serena.
Se volete altre ricette della mia zia Mary, ne trovate diverse sul blog, sempre antiche, ma mai scontate. Sanno solo di cose buone.
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