Senza nulla togliere alla Mantovana del Mattei, biscottificio storico e rinomato della mia città, Prato, ma questa mia ricetta fa da anni un gran furore a casa mia. Che poi non è neanche mia, ma di un’istituzione culinaria alias Pellegrino Artusi. Nonchè amico per l’appunto di Antonio Mattei. Insomma, girala come ti pare, ma la ricetta è la medesima (escluso, credo, l’ingrediente segreto).
A parte questo, noi in casa nostra, siamo cresciuti a Mantovana di Prato. Che poi, lo sapete perchè si chiama mantovana, se non è di Mantova? Si narra che delle suore di Mantova appunto, in pellegrinaggio verso Roma intorno al 1875 per il giubileo, stazionarono a Prato e furono ospitate proprio dal Mattei. Per ringraziarlo della buona accoglienza, lo omaggiarono della ricetta di questa torta. E lui onorato, la chiamò proprio mantovana.
Io adoro le ricette della tradizione. Italiana o estera, ma le ricette tradizionali, hanno sempre una marcia in più. Nessuno può trascurare le chiavi moderne, ma le ricette che hanno una storia, non affascinano ancora di più?
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