Mio nonno si è fissato con le sue polpette di carnevale, quelle che faceva sua mamma a tutti e 9 i figli. E mia nonna gliele prepara. Più che una ricetta tirata fuori da qualche cassetto, si tratta diciamo di polpette tradizionali che però hanno la sua valenza nei ricordi. Lui le chiama “calabresi”, forse per rendere omaggio alla sua terra, ma secondo me sono polpette “standard” che troviamo in tutta Italia.
E più che si avanza con l’età, più che riaffiorano nella mente i ricordi culinari, o sbaglio? Almeno io vedo i miei nonni che associano sempre un periodo a un piatto.
“Quando ero piccina abitavamo a Bagucci, e ci divertivamo a fare il burro”
“Mi ricordo quando la mamma per merenda ci dava pane e 3 fichi”
“Com’era bello il Carnevale: la mamma ci faceva le polpette“
Polpette di Carnevale
Cosa occorre
- Macinato di maiale, mezzo chilo
- Uova, due
- Mortadella tritata, 100 grammi
- Pan carrè, q.b.
- Latte, q.b.
- Prezzemolo, q.b.
- Aglio, 3 o 4 spicchi
- Parmigiano, due manciate
- Noce moscata, un pizzico
- Sale e pepe
- Brodo di carne, q.b.
Come si prepara
- Preparate un buon brodo per cuocervi le polpette.
- Nel frattempo bagnate il pan carrè con un pò di latte, strizzatelo e impastate insieme tutti gli altri ingredienti fino a ottenere un composto compatto.
- Fate delle palle con le mani, premendo bene, in modo da far uscire tutta l'aria interna.
- Infarinate bene le polpette e buttarle nel brodo quando è a bollore.
- Cuocete per un quarto d'ora circa.
- Servite col brodo, ma non troppo.
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