La storia di questo piatto inizia con la storia di una vera amicizia.
Tra l’amicizia vera e quella convenzionale ci corre un abisso. L’Amicizia, con la A maiuscola è proprio tutta un’altra cosa. E’ una fratellanza, un legame di sangue ideologico. E’ il sentimento che ti fa voler bene ad una persona e essere presente, anche quando materialmente non ci sei. Puoi non vederla per giorni, o lunghi mesi, ma sai che lei spiritualmente c’è. E viceversa.
E di veri amici se ne contano davvero pochi. Anzi, i’ mi babbo direbbe: di veri amici se ne contano sulle dita di una mano di un falegname. E con ciò ha detto tutto. Tutti gli altri sono di contorno, a far numero o presenza.
La Amica con la A maiuscola per me è una: la Silvia! Ne ho anche altre, per carità, e sono contenta che ci siano, ma con lei è diverso, perché siamo cresciute insieme, e non ci siamo mai allontanate! Anzi, più che il tempo va avanti, ci ritroviamo sempre più vicine. Adesso abbiamo tutte e due i nostri bambini, ma non abitiamo più uscio e bottega: ci dividono una ventina di km, ma comunque troviamo il tempo (tra un’influenza e un’altra dei figli 😉 ) di vederci appena possibile!
Questa ricetta, velocissima e saporitissima, non è la sua, ma è di sua mamma! Cucinatomi una sera che andai a cena a casa loro, quando ancora eravamo nubili e senza figli e che leccandomi i baffi, mi sono segnata la ricetta! Per poi riproporla tante e poi tante volte!